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Fondazione incontra il Concilio Europeo dell’Arte alla Bienale di Albona

Incontro tra Fondazione e il rappresentante dei sindaci greci in Malvasia a Venezia, presente il direttore di Marco Polo System geie.

A Dignano Fondazione ha cominciato a risolvere e a dare risposta con le sue proprie competenze e quelle dei suoi associati, a un problema specifico e una richiesta specifica.

Sin dal suo arrivo a Dignano Fondazione ha cominciato a collaborare attivamente con le realtà culturali esistenti. Con Ecomuseo Istrian de Dignan ha dato il suo contributo per la mostra, poi attuata in altra maniera, su Voivoda, e sulla utilizzazione e valorizzazione del primo piano di Ecomuseo.

La Fondazione ha creato nella propria sede e nel proprio laboratorio un centro operativo per la costruzione di mostre e collaborazioni legate al mondo dell’arte.

È nei piani operativi della Fondazione creare la messa in cantiere di una serie di mostre monografiche e di occasioni di incontro che facciano da volano ad incontri tra artisti ed operatori, come per esempio quella sulla figura degli architetti istriani Pagano e Cozzi, basata sullo studio del nostro socio Stefano Murello, da fare insieme al CRS di Rovigno. Intende favorire varie possibilità di realizzazione in campo culturale, favorendo l’incontro tra artisti e mecenati. Abbiamo ospitato a Palazzo Fioranti la sede provvisoria del Concilio Europeo dell’Arte che poi si è trasferito ad Albona, dove ha incontrato l’artista Tea Bicic. Dal loro incontro è nata la mostra veneziana Karbon.

Abbiamo ospitato la sede croata della Fondazione Marco Polo System Geie, che poi ci ha chiesto di ospitare a Venezia in Malvasia il rappresentante dei sindaci greci del progetto Malvasie del Mediterraneo e La via della seta.

Abbiamo dato ospitalità ai partecipanti al progetto YouInHerit, con offerta di prodotti tipici di Dignano ai partecipanti da tutta Europa e lo stesso al gruppo di studio per l’incontro intitolato Il Bauhaus in Israele. Due giornate di incontro sui problemi del restauro e della conservazione dei manufatti moderni con metodi storici.

Invitiamo sempre e proponiamo i nostri progetti culturali alle realtà esistenti, alle istituzioni, alle entità economiche e ai privati, disposti a fare rete, come ad esempio i Canti da Battello al Museo della Batana di Rovigno, che probabilmente andrà in porto nell’estate 2020. foto

Per una offerta culturale che sia durevole e duratura, a superare la stagionalità estiva e ad offrire ai cittadini in primis, ma anche agli ospiti, occasioni culturali durante tutto l’anno.

Intendiamo far finanziare sia i progetti pilota di conservazione che quelli culturali, da fondi privati e, se possibile, da fondi comunitari, in accordo con le linee guida e le priorità stabilite dai comuni, dalle regioni e dallo stato.

Auspichiamo e ci daremo da fare per gettare i semi della creazione di un Museo etnografico diffuso, che manca in Istria, e di un Museo del mare diffuso, già proposto ad Albona, per fare in modo che ogni piccolo paese possa ospitare una o più stanze di un museo istriano, dedicate alle loro peculiarità storiche e locali.

Tutti i progetti hanno come scopo prioritario creare economia autonoma di scala, che valorizzi il territorio e l’ambiente naturale rurale, senza consumo di suolo e cementificazione. Economia e nuovi posti di lavoro a livello locale, occasioni di accesso al turismo culturale e della salute, che a loro volta contribuiscano a creare altro lavoro e ricchezza nel rispetto del territorio e dei suoi abitanti, del paesaggio e della natura.

Karbon - inaugurazione della mostra

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Karbon

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Gruppo lavoro Bauhaus in Israele

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